NewsScoprire, comprendere, attivarsi: il progetto sul tema delle migrazioni torna nelle scuole

Pubblicato il 29 Ottobre 2024

Se confronto e porto nella vita quotidiana ciò che viene detto sui giornali sugli stranieri e sui
migranti, quali sono le differenze che trovo? Che cosa c’è di vero?

Qual è la situazione in realtà sui nostri territori?


Il progetto Insieme facciamo la differenza, giunto alla sua seconda edizione per l’anno scolastico 2024-2025, si configura come un’iniziativa di grande rilievo rivolta ai giovani, con l’obiettivo di avvicinarli al fenomeno delle migrazioni e alle organizzazioni del proprio territorio. Il progetto interesserà 10 scuole superiori di Torino, ciascuna con due classi partecipanti, per un totale di 20 classi​. Promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori in partenariato con YEPP Italia e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, questo percorso si propone di offrire ai giovani delle scuole superiori non solo una finestra sul mondo, ma anche un invito a esserne protagonisti, unendo a una solida base teorica anche un’esperienza diretta e concreta al di fuori delle aule scolastiche, discostandosi dalle iniziative didattiche tradizionali, alla ricerca di un contatto più profondo con il mondo esterno.

Ed è proprio in questo che risiede l’unicità del progetto: nel combinare due tipologie di azione diverse, che integrano l’approccio cognitivo con un percorso esperienziale.

La “Sala Stampa”, ovvero la prima parte del progetto gestita dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, consiste in un percorso di alfabetizzazione mediatica. Grazie alla collaborazione con la giornalista Gabriela Jacomella, esperta di media literacy, gli studenti sono guidati nella lettura critica dei quotidiani, sia italiani che internazionali, con un focus specifico sul tema delle migrazioni. L’obiettivo è fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per analizzare le notizie in modo consapevole, capire come i media trattano determinati argomenti e sviluppare una propria opinione​.

Se nella prima edizione del 2023-2024 il progetto si era articolato in tre specifici e distinti sottotemi, quali migrazioni giovanili, percorsi femminili e aspetti storico-geopolitici, quest’anno il format è stato reso più flessibile. Si abbandonano i temi predefiniti a favore di un approccio più aperto, che consente agli studenti di scegliere la direzione della loro ricerca in base a ciò che emerge dalla consultazione dei media.

Tuttavia, questa parte teorica è solo l’inizio. Dopo aver analizzato il mondo attraverso le parole stampate, i giovani sono pronti per affrontare il passo successivo, “Incontrare il mondo”: l’esperienza esce dalla scuola e i ragazzi possono toccare con mano ciò di cui discutono. Il loro sapere si intreccia con la vita vissuta, con le storie di persone che conoscono la migrazione non solo come fenomeno sociale, ma come parte integrante del proprio percorso di vita.

Accompagnati dagli operatori di YEPP Italia, i ragazzi entrano infatti in contatto con associazioni che operano direttamente sul territorio torinese, confrontandosi con chi si occupa quotidianamente di migrazione. Questi incontri, come racconta Ortensia Romano, responsabile dell’Area Formazione e Progetti Nazionali di YEPP Italia, sono momenti di scambio reale, in cui le storie delle persone si intrecciano con quelle dei ragazzi, portando alla luce nuove domande, nuovi spunti di riflessione: “L’interazione con le persone che lavorano nelle associazioni – spesso migranti di prima o seconda generazione – offre agli studenti la possibilità di comprendere da vicino le sfide e le opportunità legate ai fenomeni migratori, trasformando la teoria appresa in aula in una realtà tangibile”.

Il valore aggiunto del progetto consiste in questa immersione. L’incontro con la realtà sociale ha un duplice scopo: da un lato, stimola la riflessione critica sui temi studiati, aiutando i ragazzi a colmare il divario tra ciò che leggono sui giornali e ciò che accade nel loro contesto quotidiano; dall’altro, contribuisce a instillare in loro il desiderio di attivarsi, di partecipare in prima persona alle dinamiche del territorio. Vedere il mondo attraverso gli occhi delle persone che incontrano, ascoltare le loro storie, diventa un’opportunità per riflettere su sé stessi, sulle proprie possibilità di azione.

“L’elemento caratterizzante è che sia l’incontro in classe sia l’incontro in associazione sono sempre momenti di confronto dialogici, di interazione e di reale conoscenza, dove si chiede ma ci si racconta anche” sottolinea Ortensia Romano, mentre spiega che gli operatori di YEPP Italia non si limitano a fare da tramite fra studenti e associazioni, ma preparano entrambe le parti a questi incontri. “L’anno scorso è capitato che i confronti fossero molto vari, che le classi incontrassero situazioni molto differenti. L’idea però è quella che ci siano sempre un incontro e un confronto reale” ribadisce. E aggiunge: “Ciò che mi ha colpita maggiormente della scorsa esperienza sono state proprio la grande generosità, disponibilità e messa in gioco da parte delle associazioni e il grandissimo rispetto, attenzione e partecipazione che abbiamo trovato nelle classi.”

L’esperienza con le associazioni locali rappresenta un’opportunità per i ragazzi di vedere da vicino come la partecipazione attiva possa fare la differenza. Nell’edizione precedente, questi incontri hanno dimostrato di essere un momento di forte impatto per molti studenti, che spesso si sono trovati a contatto con realtà di cui ignoravano l’esistenza.
In diversi casi, l’interazione con coetanei coinvolti nel volontariato o il confronto con chi vive direttamente l’esperienza della migrazione, ha avuto l’effetto di innescare nei giovani una scintilla, il desiderio di fare qualcosa di concreto e approfondire il proprio impegno sociale. Alcuni ragazzi hanno scelto di continuare a collaborare con le associazioni anche oltre il termine del progetto​; in un caso, il prodotto audiovisivo finale realizzato dagli studenti è stato proiettato al Festival Dell’Accoglienza: segno di come l’impatto di questa esperienza possa superare le aule e i confini temporali del percorso scolastico.

Ed è proprio questo uno degli aspetti più significativi del progetto: il momento della restituzione finale dell’esperienza, in cui gli studenti sono chiamati a raccontare il percorso fatto.
YEPP Italia e Osservatorio Permanente Giovani-Editori forniscono ai ragazzi le competenze necessarie per la creazione di uno strumento informativo in formato video, che può essere un’intervista o una narrazione: è l’occasione per riflettere sull’esperienza vissuta, per darle una forma che possa essere condivisa con altri. In questa fase dunque, i ragazzi imparano non solo a documentare ciò che hanno vissuto, ma anche a trasmetterlo, a metterne in luce il senso, integrando ancora una volta la teoria con la pratica, la riflessione con l’azione. È un momento in cui si chiude il cerchio, in cui la scoperta del mondo esterno diventa parte integrante del loro percorso di crescita personale.

“Il nostro desiderio è di organizzare un evento plenario finale in cui le classi si incontrano per condividere reciprocamente i prodotti audiovisivi realizzati e confrontarsi sulle esperienze avute” – Ortensia Romano.

In definitiva, Insieme facciamo la differenza rappresenta un esempio virtuoso di come il mondo della scuola possa integrarsi con il territorio, promuovendo nei giovani un senso di cittadinanza attiva e consapevole. La scoperta del proprio territorio non è solo una lezione di geografia umana, ma un invito a prenderne parte, a diventarne protagonisti. Perché il mondo non è solo qualcosa da osservare, ma un luogo in cui agire, da migliorare, passo dopo passo.