YEPP Forlì: arte e cultura per trasformare la città a misura di giovane

YEPP Forlì: arte e cultura per trasformare la città a misura di giovane

Cesare Pomarici, 30 anni, un’abilità da trapezista nel volteggiare da un lavoro all’altro (“ho fatto l’insegnante, il curatore di mostre, il ricercatore ... oggi faccio tanti lavori da freelance connessi alla scrittura”) dall’inizio del 2022, dopo uno specifico percorso formativo curato fa YEPP Italia, coordina il nuovo Sito YEPP a Forlì. Il gruppo dei giovani si è formato tra febbraio e marzo, raggiungendo 15 partecipanti attivi, tutti fra i 17 e i 25 anni. I ragazzi hanno aderito principalmente attraverso il passaparola e i social, organizzando a inizio giugno un “Launch event” con la proiezione delle loro video-interviste e un apericena, con l’obiettivo di coinvolgere altri coetanei.

 Nel raccontare questa nuova avventura sbarcata in Emilia Romagna, Cesare fotografa subito un gruppo che ha già idee chiare. Cultura, politica e attività sociali sono i punti cardine per il cambiamento del territorio secondo questi giovani. E per realizzarlo vogliono lavorare sulle proposte per i giovani rispetto a questi temi, sia aumentandole, sia rinnovandone la proposta, per avere non solo spazi di socializzazione, ma anche piccole occasioni di rigenerazione urbana. 

 “Sono entrato in contatto con YEPP tramite la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì e il Tavolo comunale delle Politiche giovanili - racconta Cesare -. Quando ne sono venuto a conoscenza mi ha incuriosito soprattutto il metodo. Mettere risorse e strumenti formativi a disposizione delle idee dei ragazzi è un ribaltamento del modo consueto di fare formazione, che di solito parte da chi ha esperienza verso chi deve formarsi. È un metodo che dà grandissima libertà operativa e slancio, un aspetto che mi sembrava molto interessante. In YEPP, a differenza di altre associazioni, non ci sono vincoli valoriali stringenti, ma un’ampia ricaduta sul territorio e grandi risorse a disposizione”.

 Un aspetto del “fare YEPP” molto importante per i ragazzi emerge subito dalle parole di Cesare e da quelle di Lorenzo Casadei, 19 anni, matricola di filosofia che ha scelto di dividersi tra l’Università di Bologna e la sua Forlì per restare nel Sito YEPP. La possibilità per i giovani di ideare e gestire direttamente le iniziative, la mancanza di “interfacce istituzionali”, di adulti che “impongono procedure” o “pilotano” le iniziative pensate dai ragazzi, è per entrambi una cifra distintiva della nuova esperienza fatta in YEPP.

 “Del modo di fare YEPP apprezzo la libertà di poter fare proposte - dice Lorenzo - l’ambiente paritario, dove non ci sono gerarchie, ognuno può proporre e costruire insieme. Il clima che si è creato qui, l’interesse e l’entusiasmo, lo trovo molto vivo e bello. Anche l’idea che qualcuno ha deciso di investire su di noi, sulla nostra creatività e intelligenza per portare qualcosa di nuovo alla comunità è un’altra cosa interessante che mi piace di YEPP”.

 Questi aspetti secondo Lorenzo diventano molto importanti in una città che, sottolinea, “non è una metropoli, ma nemmeno un paesino”. Dalla prospettiva dei suoi 19 anni, infatti, la città fatica ad offrire occasioni di incontro tra giovani al di fuori delle proprie cerchie amicali, oltre alle tante barriere comunicative che impediscono una contaminazione tra “ambienti” diversi, per cui “è difficile far conoscere le iniziative che ci sono o che si stanno creando”. “Credo che YEPP - aggiunge Lorenzo - possa portare avanti un tentativo di sprovincializzarci, di abbattere un po’ di mediocrità, di rassegnazione, specie tra i giovani. Spesso finiamo per pensare che non si possano cambiare le cose. Con YEPP, invece, vogliamo lavorare sul concetto di luogo, di aggregazione, alzando la posta in gioco: è bello pensare di poter “mettere le mani in pasta” e fare qualcosa che ti piace in modo libero, è una cosa che apre orizzonti, ti rendi conto che ciò che fai ha un impatto, un effetto concreto anche sulla città”.

 A dirigere il gruppo verso questi nuovi orizzonti c’è proprio Cesare che, di poco più “anziano” dei giovani che fanno parte di YEPP Forlì, si vede come un anello di congiunzione tra loro e gli adulti. “Il mio ruolo - precisa - è quello di coordinatore: mi aspetto di aiutare i ragazzi nel lato organizzativo, di essere il loro riferimento più stabile per permettere alla loro voglia di fare di avere un punto di riferimento costante, quello che spesso permette di trasformare idee buone in attività e azioni. Senza una buona base metodologica e organizzativa, infatti, le idee spesso sono transitorie e finiscono per non concretizzarsi. L’esperienza e il dialogo fra età simili, ma diverse, penso possa essere un elemento che porterò nel gruppo”.

Oggi il nuovo Sito YEPP Forlì è molto impegnato nella realizzazione del progetto “After School” che propone incontri con esperti e workshop di sperimentazione su arte e lettura, progettati dai giovani del Gruppo YEPP. Fino al termine dell’anno  l’iniziativa andrà spaziando dallo storytelling al rap, dal fumetto alla street art. “Vogliamo portare innovazione negli ambiti di interesse dei ragazzi - evidenzia Cesare - ma anche attrarre realtà che non sono del territorio e portarle qui secondo le passioni di chi fa parte del Gruppo di Supporto. Perché questo progetto è un fare per la comunità, per gli altri, ma anche per sé stessi, rispetto a cosa interessa. Infatti oltre alle lezioni con artisti e scrittori importanti c’è anche tutto un percorso parallelo di workshop fatti dai ragazzi di YEPP che si sentivano in grado di spiegare e far vivere ai loro coetanei queste esperienze”.

 Ripensando al percorso fatto da inizio 2022 ad oggi è proprio il passaggio dall’ideatività alla realizzazione concreta che per Cesare segna una differenza importante nella proposta aggregativa fatta da YEPP ai giovani del territorio. “Passare nel giro di 6 mesi dal non conoscersi al mettere in piedi un’iniziativa che nel trimestre invernale vuole creare momenti aperti a tutti quelli che vogliono partecipare è un passaggio vertiginoso dall’idea ai fatti. La concretezza, unita all’intensità che YEPP ha portato è molto bella” dice con orgoglio Cesare. E aggiunge: “Quest’anno i ragazzi vogliono raccontare chi sono attraverso le arti e i luoghi per creare una provincia più partecipata, per sentirsi attori creativi e non passivamente pezzi di una provincia di cui a volte non riescono a vedere i lati interessanti. YEPP sta rappresentando una grande opportunità di aggregarsi avendo come legante le proprie idee e passioni. La cosa che tiene insieme chi sta partecipando è vedere che le proprie idee camminano, incontrano altre persone, altre vite. Abbiamo lavorato molto sulla dimensione socio culturale perché abbiamo ragazzi molto legati all’espressività. Non siamo ancora riusciti a lavorare sulla musica, ma in generale spingeremo per creare nuove occasioni di crescita attraverso la creatività”.