Stop alle campagne d'odio sul web

Stop alle campagne d'odio sul web

Che cosa hanno a che fare l’empowerment dei giovani e i media digitali con l’”hate speech” (campagne di incitamento all'odio) sviluppato attraverso la rete?

Se lo sono chiesti i 36 giovani, tra i 16 e 20 anni, provenienti da 5 paesi europei che si sono incontrati a Torino dall’11 al 18 settembre per lo scambio internazionale Lights, Camera, (Re)Action! organizzato da YEPP Italia e finanziato dalla Commissione Europea con il programma Erasmus+, dalla Compagnia di San Paolo e dal Comune di Torino attraverso ITER (Istituzione Torinese Educazione Responsabile).

Lo scambio è nato con l’obiettivo di promuovere pratiche di cittadinanza digitale attiva dei giovani per contrastare l’istigazione on line all’odio (Online Hate Speech) diffusa tra i giovani. L’Online Hate Speech è una forma di comunicazione violenta manifestata via internet e che riguarda differenze religiose, di genere, culturali, ma anche episodi di bullismo. I social media e più in generale il web hanno favorito l’insorgere, in tutta Europa, di una cultura dell’odio online che alimenta divisione e intolleranza fino ad arrivare a generare reazioni violente contro gruppi o singole persone. 

I giovani provenienti da Finlandia, Polonia, Norvegia, Spagna e Italia, ospitati nel Centro di cultura per l’immagine e il cinema di animazione – ITER di Mirafiori Sud, hanno partecipato a momenti di confronto, giochi di ruolo e laboratori che hanno permesso di stimolare le loro capacità di analisi critica nei confronti dei messaggi diffusi dai media, in particolare dai social network. Formatori e facilitatori hanno aiutato i ragazzi a comprendere come identificare le campagne d’odio online e come impiegare la loro creatività e ironia per rispondere e contrastarle. 

Ai giovani è stato chiesto di partecipare attivamente alla realizzazione di media digitali brevi con linguaggi capaci di arrivare ai ragazzi più piccoli e maggiormente esposti ai messaggi che circolano sui social.