YEPP, la partecipazione diventa Politica

YEPP, la partecipazione diventa Politica

Partecipazione, comunità, impegno: sono alcune delle parole entrate nel vocabolario di Monica, Stefano e Sukrina che quest’anno si sono candidati alle elezioni amministrative nei Comuni di Loano (i primi due) e Torino.

Parole che hanno iniziato a masticare grazie all’esperienza di YEPP nei loro territori. Un percorso che, come ci raccontano, ha rappresentato per loro una prima palestra dove sperimentarne il vero significato. 

Sukrina Bouallala, ad esempio, a 23 anni si è candidata per la prima volta nella sua circoscrizione, a Torino, con una lista di sinistra. Una corsa elettorale che ha continuato insieme all’impegno in YEPP Porta Palazzo dove è attiva da quattro anni. 

Prima di conoscere YEPP - spiega - non pensavo si potesse vivere la comunità in questa maniera, non pensavo che una persona potesse sentire così i problemi del territorio e fare qualcosa”. Per Sukrina, dunque, fino ad allora le associazioni erano “qualcosa di strano” di cui non capiva il funzionamento, le circoscrizioni “posti dove non si può arrivare”. Poi il percorso in YEPP l’ha portata “dentro” queste realtà, facendole conoscere i meccanismi e le persone che ne fanno parte. E così è cambiata la sua visione.

Vediamo spesso gli enti pubblici - dice Sukrina - come macchine che vivono a sé mentre noi cittadini viviamo la nostra vita. Nella mia “bolla” ho sempre pensato che chi vive il territorio sia passivo, vedevo persone attive, ma non le riconoscevo come tali. YEPP mi ha fatto capire che è importante che tutti possano partecipareGrazie a YEPP mi sono sentita sensibilizzata sul fatto che noi giovani abbiamo delle possibilità, dalla progettazione all’interazione con gli enti pubblici, le associazioni ... mi ha fatto scoprire il significato delle politiche giovanili”.

Ho seguito YEPP per due anni, quando il sito era appena nato” spiega Monica Caccia, 37 anni, pedagogista e psicologa forense di Loano che entrerà in consiglio comunale tra le fila della maggioranza, con una lista di centrodestra. “Avevo 23 anni e di YEPP mi piaceva il fatto di poter fare progetti, lavorare in rete, conoscere altri giovani, confrontarsi, mettere insieme capacità e competenze diverse, collaborare con realtà europee. Mi piaceva il fatto che si concentrasse sui giovani, che desse spazio e voce ai loro talenti e alle loro capacità”.

Oggi che sta per varcare la soglia del Municipio, Monica ripensa a YEPP come ad un’esperienza significativa nel suo percorso di cittadinanza attiva. “Mi ha dato degli input - afferma - è stato importante per coinvolgere le istituzioni e lavorare insieme, per responsabilizzare e coinvolgere noi giovani. YEPP rimane una bella realtà per il territorio, da preservare e che spero vada avanti”.

Nella stessa tornata elettorale, ma in uno schieramento opposto si è presentato un altro giovane di YEPP Loano, Stefano Ghilino, 31 anni, che con la famiglia gestisce una ditta di servizi per l’ingegneria meccanica. Con Sukrina e Monica condivide l’idea di YEPP come spazio di apertura per un dialogo tra giovani e istituzioni: “Loano attraverso YEPP - dice - ha permesso a molti giovani di sentirsi parte di una comunità, offrendo ad esempio uno spazio di incontro, facendo ascoltare band emergenti che avevano come premio la possibilità di esibirsi in un festival. Ho imparato cosa può fare un Comune per i giovani”.

Certo - sottolinea - con YEPP ci siamo rapportati abbastanza con organismi che devono dare autorizzazioni ad esempio per le manifestazioni. Ho scoperto che ci sono tante persone disponibili, ma non è sempre così. Credo che gli enti pubblici in effetti siano anche lenti, disorganizzati, elefantiaci come li vedono spesso i cittadini”.

E allora perché impegnarsi in politica? Sukrina ha le idee chiare: “Secondo me un giovane attivo sul territorio, dopo un po’ si scontra con la realtà e vorrebbe più cambiamenti. Quando fai parte di una associazione ti rendi conto che è molto lungo come percorso, così ho scoperto la politica. Chi si candida secondo me deve avere un percorso di cittadinanza attiva nei territori. Spesso chi viene eletto non conosce le problematiche del territorio. YEPP mi ha fatto capire che in quanto persona attiva potevo fare qualcosa per il mio quartiere. La campagna elettorale è stata una bella esperienza, mi ha fatto comprendere che ci vuole tanto impegno. Finirò l’università e magari tra cinque anni mi ricandiderò: mi è venuta molta voglia di riprovare”

Anche per Stefano, alla sua prima tornata elettorale con una lista civica che rimarrà nelle fila della minoranza nel Comune di Loano, la politica come attività rivolta al bene della polis cioè la città, porta all’equazione che “tutto è politica”. Ecco che allora la voglia di candidarsi, di fare qualcosa per la propria comunità diventa “una naturale conseguenza di fare YEPP”. Uno spirito che però dice di non ritrovare nelle nuove generazioni. “Ho notato una carenza di partecipazione alle elezioni - dice Stefano - con un astensionismo molto alto. È necessario far capire ai ragazzi che la partecipazione attiva ad un progetto è importante e formativa, necessaria e bella come lo è stato per me. YEPP per me è stata un’esperienza bellissima e credo che riportare i giovani a fare associazionismo sia davvero importante”.