YEPPForlì
- Anno di Attivazione: 2022
- Comuni Coinvolti: Forlì
- Tipologia: Sito YEPP
- Coordinatore Locale: Cesare Pomarici
- Fondazione Sostenitrice: Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
YEPP Forlì nasce nel 2022 dalla collaborazione tra la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, il Comune di Forlì e l’associazione YEPP Italia.
Prende vita da un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 17 e 24 anni, aggregatosi spontaneamente sulla base di un desiderio condiviso di impegno e di attivismo sul territorio.
Applicando il metodo YEPP, i giovani di Forlì hanno deciso di lavorare per un cambiamento del contesto culturale forlivese, per renderlo più partecipato e per stimolare il senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti della città e dei suoi spazi, puntando sull’arte per raggiungere questo obiettivo.
Attraverso un percorso di progettazione partecipata hanno dato forma ad una serie di attività socio-culturali, calibrate sui loro interessi e sulle necessità dell’ambiente cittadino. Attività rivolte ai loro coetanei, o svolte in partenariato con altri attori locali – come integrazione dell’offerta già presente sul territorio.
Nel biennio 2022-2023, YEPP Forlì ha dato vita a due rassegne annuali di laboratori creativi, talk e seminari, concerti e esperienze immersive, tutte ideate e organizzate dai membri del gruppo, e rivolte ai loro coetanei. Lo stile di questi incontri è quello di alternare proposte che vedano protagonisti grandi ospiti o figure considerate di riferimento nel panorama culturale giovanile, a vere e proprie attività “orizzontali”, gestite e animate interamente dai ragazzi di YEPP e dai partner.
Il primo anno i giovani hanno lavorato sul tema della relazione fra individuo e luogo, concludendo il percorso con una mostra di poster affissi nella città con le opere realizzate nei laboratori. Significativo per lo sviluppo di questo tema è stato l’incontro con il poeta Franco Arminio che ha accolto i giovani a Bisaccia, in Irpinia, nella Casa della Paesologia.
Il tema che ha tenuto uniti i percorsi proposti nel secondo anno – dettato anche dall’esperienza condivisa dell’alluvione – è quello di prestare ascolto alle “voci lontane” che popolano, su diversi livelli e piani, la città: le voci delle periferie sociali e culturali, la voce autentica degli autori della letteratura, la voce dei detenuti.
Nel terzo anno i giovani hanno deciso di indagare, e di invitare a riflettere gli altri giovani che parteciperanno alle attività proposte, sul tema del rapporto controverso tra realtà e finzione nella società odierna: nell’arte come in politica, nella dimensione psicologica come in quella creativa e prestazionale.