Si torna a viaggiare e scambiare: nuova edizione per BIC

Si torna a viaggiare e scambiare: nuova edizione per BIC

Era il 2015 quando YEPP Italia avviò una collaborazione con la Norvegia, creando un progetto di scambio internazionale bilaterale chiamato “BIC - Building Identity Capital”. Finalmente, dopo due anni di pandemia, i giovani italiani della rete YEPP e i giovani norvegesi coinvolti dal Comune di Ballangen sono tornati ad incontrarsi e a confrontarsi nel corso di una settimana intensa, dal 24 aprile al 1 maggio. Un’edizione ambiziosa a partire dai numeri: ben 70 i giovani coinvolti tra partecipanti e youth leader, provenienti da Norvegia e Italia. All’inizio di giugno il gruppo italiano restituirà la visita e partirà alla volta di Ballangen.

Questa sesta edizione è stata anche la prima nell’era “post Covid” e nel frattempo ci sono stati importanti cambiamenti.

«Abbiamo rimesso in piedi il gruppo di giovani partecipanti che intanto è aumentato di numero - spiega Andrea Serafini, responsabile dell’Area Media di YEPP Italia. Abbiamo coinvolto il Centro per la pace di Narvik (il comune al quale la cittadina di Ballangen è stata accorpata) che organizza attività di scambio e conoscenza reciproca per abbattere le barriere e favorire la cooperazione internazionale.  D’ora in poi per lo scambio BIC YEPP Italia sarà in rapporto con il capoluogo della regione e con il Narvik War and Peace Center, organizzazione importante a livello locale che permetterà di allargare l’orizzonte di collaborazione con la Norvegia».

“BIC - Building Identity Capital” è infatti un progetto nato per offrire occasioni di riflessione e azione concreta a giovani tra i 15 e i 19 anni attorno ai temi dell’identità, dei valori, della conoscenza reciproca e della lotta alla discriminazione. Non solo una settimana per condividere informazioni, ma anche per imparare, attraverso l’interazione con altri giovani, a prendere coscienza della propria identità, degli aspetti che la connotano e a trovare modalità di confronto democratico e cooperativo.

«Aristotele scrisse che “sai chi sei quando riesci a comunicarlo agli altri” - ricorda Andrea Serafini - e per questo motivo durante BIC si indagano differenze e aspetti comuni, spesso scoprendo che sono molti più di quanto i ragazzi pensassero prima di partire. Hanno tutti tra i 15 e i 19 anni e tra loro c’è anche un gruppo dell’Istituto d’Istruzione Superiore Primo Levi che ha sede nel quartiere Mirafiori Sud di Torino, con cui YEPP Italia collabora da molti anni».  I giovani partecipanti si sono misurati con i temi dello scambio attraverso attività di teatro, cinema di animazione, videodocumentazione, musica, guidate da formatori esperti. Nella serata conclusiva i prodotti elaborati durante una settimana intensa di laboratori sono stati presentati nel corso di una festa di saluto ospitata da El Barrio, centro culturale e di protagonismo giovanile del quartiere Falchera gestito dai giovani dell’associazione YEPP Falchera.

«Questo tipo di scambio internazionale - sottolinea Serafini - non è ristretto al mondo YEPP, ma si apre alla scuola e ai giovani di altri territori. Segna anche un momento di rinascita per tutta la rete di YEPP Italia e un rilancio delle sue attività. Oltre all’aspetto legato al superamento del Covid, per i ragazzi italiani e norvegesi questo scambio è anche un’opportunità per sperimentare cosa significhi vivere in un altro Paese per una settimana, facendo un’esperienza davvero differente. Partire da una grande città come Torino finendo nella campagna di un circolo polare artico, e viceversa, è un viaggio importante anche fisicamente, specie dopo un periodo in cui siamo stati abituati alle distanze fisiche».

Nicole Vio, 18 anni, di YEPP Albenga racconta:

«Avevo già partecipato a un BIC nel 2018, ma questa volta ho partecipato con il ruolo di youth leader. Per me è stata una boccata di aria fresca: gli scambi mi erano mancati tantissimo, anche perché era la parte di YEPP, insieme alla Rete Giovani, che mi piace di più. Mi piace il fatto che durante quei giorni si crei una piccola comunità. Inoltre come youth leader durante questo scambio mi sono sentita apprezzata, ascoltata, capita. Ho trovato persone fantastiche che mi hanno aiutata, ho amato le relazioni che si sono create con i ragazzi che dovevo supervisionare. Mi sono sentita alla pari e accolta. Questo scambio mi ha fatta tornare ad Albenga più forte di prima. Ho anche avuto modo di ritrovare la mia “sorella norvegese” che mi aveva ospitata nel 2018: è stato bello vederci maturate, cambiate».

Per Nicole lo scambio è stato anche un momento di crescita personale: «YEPP mi ha accompagnata, mi ha dato responsabilità e mi ha fatta maturare, mi ha dato l’opportunità di conoscere persone nuove, creare le mie opinioni, affrontare paure e timidezza, mi ha dato modo di fare esperienze che non avrei potuto fare. Ammetto che avevo paura nel tornare a fare scambi: avevo paura di essere diventata più introversa durante gli anni del Covid, non credevo di essere capace di parlare con gli altri, fare conversazione, stare con gli altri ... invece è andato benissimo. Ho trovato molta forza nel gruppo. Ci sono state difficoltà perché i ragazzi norvegesi hanno un carattere molto diverso. Ho visto che sono ancora capace di aprirmi, divertirmi ... è stato tornare a vivere e respirare. È stato bellissimo anche tornare ad assaggiare cibi norvegesi e riassaporare la loro cultura che mi piace molto».